Tax credit hotel, campeggi, agriturismi e stabilimenti termali

da | Set 15, 2020 | News

Tax credit turismo: il credito d’imposta per la riqualificazione di strutture ricettive e stabilimenti termali

Tax credit hotel o bonus ristrutturazione: in entrambi i casi si fa riferimento al credito d’imposta del 65% per la riqualificazione e il miglioramento delle strutture turistiche. L’agevolazione è stata confermata anche per il 2020 e 2021 con il “pacchetto turismo” del Decreto Agosto.

Con quali novità?

Innanzitutto, la possibilità di richiedere il credito d’imposta sugli interventi di riqualificazione già eseguiti, è stata estesa anche ai campeggi. Inoltre, dal 2021, e quindi per le opere effettuate nel 2020, può essere usufruito in un’unica soluzione senza la ripartizione in quote annuali, come avveniva precedentemente. Infine, il Decreto Agosto ha rifinanziato la misura con 180 milioni di euro. Vediamo ora tutti i dettagli del tax credit per le strutture ricettive e gli stabilimenti termali.

Beneficiari

Sono ammessi all’agevolazione le seguenti strutture:

  • Strutture alberghiere (alberghi, villaggi-albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi);
  • Agriturismi;
  • Campeggi;
  • Stabilimenti termali.
Spese ammissibili

Le opere per cui si può chiedere l’agevolazione, sono le seguenti:

  • Interventi di manutenzione straordinaria;
  • Restauro e risanamento conservativo;
  • Ristrutturazione edilizia;
  • Eliminazione delle barriere architettoniche;
  • Interventi di efficientamento energetico;
  • Adozione di misure antisismiche;
  • Acquisto di mobili e complementi d’arredo.

Alcune spese ammissibili, sono quelle sostenute per: realizzazione di servizi igienico-sanitari, sostituzione di serramenti, rifacimento di cucine con acquisto di attrezzature professionali, acquisto di mobili e complementi d’arredo da interno e da esterno, realizzazione di centri benessere all’interno delle strutture ricettive, rifacimento di scale o ascensori, coibentazione dell’immobile, installazione di sistemi di domotica per l’apertura e la chiusura degli infissi, sostituzione di impianti di climatizzazione, installazione di impianti fotovoltaici e pannelli solari termici, relamping LED. Gli interventi sono agevolabili a condizione che abbiano anche finalità di riqualificazione energetica/antisismica. Quindi, per esempio, non è possibile chiedere l’aiuto per il solo acquisto di mobili, ma dev’essere collegato a tale spesa anche un intervento di efficientamento energetico o di adozione di misure antisismiche.

Il credito d’imposta

Come anticipato, il credito d’imposta è pari al 65% del totale delle spese eleggibili, ed è concesso in regime de minimis, secondo cui l’importo totale massimo degli aiuti di questo tipo ottenuti da un’impresa non può superare, nell’arco di tre anni, i 200.000 euro. Pertanto, l’importo massimo del tax credit è pari ad euro 200.000, corrispondente ad un totale delle spese effettuate di euro 307.693,30. L’aiuto, una volta riconosciuto, verrà fruito in compensazione nel modello F24, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di realizzazione dei lavori di riqualificazione.

Modalità di richiesta

Al momento, il Ministero deve ancora pubblicare le modalità e i termini per poter richiedere l’aiuto, ma si presume che saranno simili a quelli applicati fino ad oggi, ovvero:

  • Preparazione della documentazione relativa ai lavori eseguiti: indicazione del tipo e del costo degli interventi, attestazione di effettività delle spese sostenute rilasciata dal proprio commercialista o da altri soggetti abilitati, titoli abilitativi edilizi acquisiti, dichiarazione su eventuali altri aiuti de minimis ricevuti;
  • Accreditamento al portale dedicato e compilazione dell’istanza;
  • Click day, solitamente a febbraio o marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state realizzate le opere di riqualificazione;
  • Assegnazione del credito d’imposta in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Non appena verranno pubblicate le date e le disposizioni operative per accedere al tax credit, aggiorneremo l’articolo.

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