Novità sull’agevolazione Resto al Sud per la nascita e lo sviluppo di nuove attività

da | Nov 23, 2021 | Bandi e agevolazioni, News

L’agevolazione Resto al Sud viene estesa anche al settore commercio e alle isole minori del Centro-Nord

Resto al Sud è l’incentivo con contributo a fondo perduto e finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nel Sud Italia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e, ora, anche nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.

Vediamo a chi è rivolto e quali iniziative sono finanziabili.

A chi è rivolto

Le agevolazioni sono rivolte agli under 56* che al momento della presentazione della domanda sono residenti nelle seguenti aree:

  • regioni del Sud Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia;
  • nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria);
  • nelle isole minori marine del Centro-Nord, nonché in quelle lacustri e lagunari (tra cui le isole della laguna veneta, quali ad esempio Lido, Murano, Pellestrina, Burano, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Torcello, San Francesco del Deserto, San Lazzaro degli Armeni).

I richiedenti possono anche non essere residenti nelle predette aree al momento dell’invio della domanda, ma devono trasferirvi la residenza entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria.

Altri requisiti da rispettare sono:

  • non essere già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017;
  • non aver ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità negli ultimi 3 anni;
  • non avere un lavoro a tempo indeterminato e impegnarsi a non averlo per tutta la durata del finanziamento.

L’incentivo si rivolge quindi a:

  • imprese costituite dopo il 21/06/2017;
  • imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni – o 120 giorni in caso di residenza all’estero – dall’esito positivo dell’istruttoria).

Fermo restando quanto sopra elencato, possono inoltre chiedere i finanziamenti i liberi professionisti (in forma societaria o individuale) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta.

* Non ci sono limiti di età per i 24 Comuni compresi nelle aree del cratere sismico del Centro Italia dove più del 50% degli edifici è stato dichiarato inagibile.

Cosa finanzia

Sono finanziabili attività operanti nei seguenti settori: turismo, commercio, industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca, acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese, attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).

Nello specifico, le tipologie di spesa finanziabili sono le seguenti:

  • ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);
  • macchinari, impianti e attrezzature nuovi;
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
  • spese di gestione ovvero materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative (massimo 20% del programma di spesa).

Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.

In cosa consiste l’agevolazione

L’agevolazione copre il 100% delle spese ammissibili ed è così composta:

  • 50% di contributo a fondo perduto;
  • 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, con interessi interamente a carico di Invitalia.

Il finanziamento massimo è pari a 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.

A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto di 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale fino a un massimo di 40.000 euro per le società.

Come presentare la domanda

Per la presentazione della domanda, è necessario essere in possesso dell’identità SPID, del dispositivo per la firma digitale e dell’indirizzo PEC.

Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.

Per qualsiasi ulteriore informazione, contattaci senza impegno: cliccando qui trovi i nostri riferimenti.

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