Bando Regione Veneto per le strutture turistiche ricettive ai fini di una maggiore accessibilità, sviluppo tecnologico, sostenibilità

da | Gen 7, 2024 | Bandi e agevolazioni, News

Nuovo bando della Regione Veneto con contributo a fondo perduto per le strutture ricettive per interventi di accessibilità, sviluppo tecnologico, sostenibilità

E’ uscito l’atteso bando della Regione Veneto “per rigenerare le imprese del comparto turistico ricettivo supportandone la maggiore accessibilità, lo sviluppo tecnologico, la transizione digitale ed ecologica“, con contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ammissibile.

Riportiamo di seguito le caratteristiche principali, ovvero i soggetti che possono richiedere il contributo, gli interventi ammessi, gli importi dell’agevolazione e le tempistiche per poter presentare la domanda.

BENEFICIARI

I contributi sono rivolti a PMI che gestiscono e/o sono proprietarie di strutture ricettive attive con sede operativa nella Regione Veneto:

  • Strutture alberghiere, ovvero alberghi, hotel, villaggi-albergo, residence turistico-alberghiere, alberghi diffusi;
  • Strutture ricettive all’aperto, quindi villaggi turistici e campeggi;
  • Strutture complementari, ovvero alloggi turistici, case per vacanze, unità abitative ammobiliate ad uso turistico, bed & breakfast, rifugi;
  • Strutture ricettive in ambienti naturali.

Tali strutture possono essere già classificate al momento della presentazione della domanda, oppure ottenere la classificazione a seguito degli investimenti di cui alla presente misura; in tal caso il livello di classificazione ottenuto deve essere almeno di tre stelle per le strutture ricettive alberghiere o all’aperto o di tre leoni per le strutture ricettive complementari.

Ogni impresa può presentare una sola domanda di finanziamento per singola struttura ricettiva.

INTERVENTI AMMESSI

Gli interventi ammessi dal bando sono volti alla rigenerazione delle imprese del comparto turistico ricettivo, in particolare ad una maggiore accessibilità, sviluppo tecnologico, transizione digitale ed ecologica.

A titolo di esempio, oltre agli interventi di ampliamento, sopraelevazione e ristrutturazione, si riportano di seguito degli esempi, divisi sugli ambiti citati:

a) Interventi per la riduzione dell’impatto ambientale e del consumo di risorse (energia/acqua), per l’utilizzo di fonti energetiche alternative e per l’ammodernamento strutturale e tecnologico orientati alla piena sostenibilità ambientale

In questa voce rientrano gli interventi di efficientamento e autoproduzione energetica, relativamente alle fasi di riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, consumo e produzione di energia elettrica (illuminazione, refrigerazione, ascensori, elettrodomestici e altre apparecchiature elettroniche nei locali ristorante, bar e lavanderia) e consumo idrico.

A titolo di esempio, sono ammissibili l’installazione o l’acquisto di:

  • generatori di calore (es. adozione di caldaie a condensazione, generatori a biomassa, ecc.);
  • cogeneratori per la produzione combinata di energia termica ed elettrica;
  • impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria;
  • sistemi di isolamento dell’involucro per ridurre la dispersione termica;
  • impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica;
  • pompe di calore ad alta efficienza;
  • lampade LED in sostituzione di quelle tradizionali a incandescenza o alogene;
  • sensori di presenza o tecnologie con card per l’accensione e lo spegnimento degli impianti;
  • attrezzature a classe energetica A, A+, A++, A+++;
  • inverter ad alta efficienza;
  • sistemi di ottimizzazione dei consumi degli ascensori;
  • impianti smart per le singole stanze;
  • stazioni di ricarica elettrica di veicoli elettrici.

Rientrano in questa voce anche gli interventi per l’ottenimento da parte dell’impresa di certificazioni di qualità, di sicurezza, ambientale ed energetica.

b) Interventi che prevedono strumenti tecnologici hardware e software, cyber security, intelligenza artificiale, machine learning, soluzioni tecnologiche per il coordinamento dei processi aziendali, domotica

In tale categoria rientra, ad esempio, l’acquisto di beni e servizi come:

  • hardware/software per videoconferenze;
  • sistemi per lo smart working e il telelavoro;
  • sistemi di videosorveglianza;
  • soluzioni tecnologiche per la gestione dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, come RFID, barcode, etc);
  • software di performance su occupazione posti letto/camere, ADR, REVPAR utilizzabile anche a livello di destinazione;
  • software per la trasmissione contestuale dei dati relativi alla statistica turistica, ai dati di PS relativi agli ospiti della struttura e ai dati relativi all’imposta di soggiorno;
  • sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
  • interventi volti a favorire la connettività a banda ultra-larga per l’impresa ricettiva;
  • aggiornamento del sito web della struttura ricettiva alle principali lingue degli ospiti della destinazione e/o adeguamento a standard di sicurezza, interoperabilità e accessibilità.

c) Interventi finalizzati a garantire la migliore accessibilità delle strutture ricettive alle persone con disabilità

Sono ammessi ad esempio:

  • dispositivi, attrezzature e segnaletica per non vedenti, ipovedenti, non udenti e disabili motori;
  • misure di adeguamento degli ambienti per favorire la mobilità all’interno della struttura (es. adeguamento bagni e servizi igienici, porte spaziose, ampi percorsi, assenza di gradini, cordoli, soglie);
  • dispositivi salvavita (es. defibrillatore);
  • allestimento aree dedicate all’allattamento;
  • allestimento aree giochi attrezzate in base alle diverse fasce di età e anche per bambini con disabilità (giochi inclusivi);
  • numerazione delle camere ad alta leggibilità (es. con alto contrasto cromatico e/o in formato Braille);
  • realizzazione aree di parcheggio in prossimità della struttura con misure e spazi auto adeguati;
  • acquisto bancone reception, tavoli per buffet e tavoli da sala accessibili da persone in carrozzina;
  • adeguamento siti web accessibili e che adottino le regole di leggibilità per le persone ipovedenti (caratteri leggibili e grandi, riproduzione sonora dei contenuti, sottotitolazione dei video, contrasto cromatico secondo gli standard europei per l’accessibilità della comunicazione).

d) Altri interventi, anche strutturali, finalizzati a innovare e differenziare l’attuale tipologia di offerta, favorendo lo sviluppo di nuovi prodotti turistici e/o interventi finalizzati a una migliore gestione dei processi aziendali o di gestione della struttura ricettiva.

Tali interventi dovranno comunque essere sempre combinati con gli interventi di cui ai punti a), b) e c).

AMMISSIBILITA’ DELLE SPESE

Le spese sono ammissibili a partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda di sostegno.

Esclusivamente nel caso di domande presentate a valere sul regime “de minimis”, sono ammissibili gli interventi che rispettano congiuntamente le seguenti condizioni:

  • la data di avvio dei lavori relativi al progetto o all’attività da sovvenzionare decorre a partire dal 12 luglio 2023;
  • i lavori sono effettivamente iniziati a decorrere dalla data indicata nel titolo abilitativo previsto.

Non sono ammissibili i progetti materialmente completati o pienamente attuati prima che sia stata presentata la domanda di finanziamento a prescindere dal fatto che tutti i relativi pagamenti siano stati effettuati o meno.

Non sono inoltre ammissibili gli interventi di sola “messa a norma” di edifici o impianti per ricondurre la struttura ricettiva a conformità di legge o regolamento.

Infine, non sono ammesse spese relative a:

  • beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback;
  • materiale di consumo e beni assimilabili;
  • lavori realizzati in economia diretta o per conto proprio, senza l’intervento di un’impresa esecutrice;
  • acquisto, rifacimento, restauro ecc. di beni usati e ricondizionati;
  • pagate in contanti ovvero con modalità che non consentano la tracciabilità dei pagamenti;
  • inserite in fatture di importo imponibile complessivo inferiore ad euro 200;
  • indicate in fattura senza un adeguato grado di dettaglio.
AGEVOLAZIONE

L’agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto, può essere richiesta in regime de minimis o in regime di aiuti compatibili con il mercato interno.

Nel caso di “de minimis”, il contributo è subordinato al rispetto dei massimali previsti da tale regime, ai sensi del quale le agevolazioni possono avere un importo massimo complessivo di euro 200.000 nell’arco di tre esercizi finanziari.

Si prevede che, per quanto riguarda il futuro bando, la domanda di contributo che si avvale dell’aiuto in regime de minimis richieda un minimo di progetto pari a euro 50.000 e massimo euro 400.000, con un contributo che potrà toccare il 50% della spesa ritenuta ammissibile.

Nel caso di regime di aiuti compatibili con il mercato interno, per le micro e piccole imprese l’intensità massima dell’aiuto è del 20% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto, mentre per le medie imprese è del 10%. Sono ammissibili interventi con importi complessivi di spesa ammissibile non inferiori a euro 100.000 e fino ad un massimo di euro 1.000.000 per le micro e piccole imprese ed euro 2.000.000 per le medie imprese.

TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda di contributo può essere presentata da giovedì 25 gennaio a giovedì 11 aprile 2024, tramite apposita procedura online. Le domande verranno poi valutate in base a determinati criteri di punteggio, pertanto non si tratta di un click day.

Si darà maggior rilevanza, ad esempio, ad imprese giovanili e/o femminili, soggetti che abbiano conseguito il rating di legalità, imprese che abbiano ottenuto o prevedano di ottenere certificazioni (come quella relativa al turismo sostenibile GSTC), progetti che prevedono il miglioramento delle prestazioni ambientali e/o garantiscono una migliore accessibilità della struttura.

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